Introduzione
In occasione del centenario della nascita di Tullio Tedeschi nato ad Isernia il 15 Luglio 1910 ho pensato di creare questa pagina web per ricordare un Eroe del mare che tanto lustro ha dato alla Sua Città, alla Sua Terra, alla Sua Patria.
cenni storici
Tullio Tedeschi ha impresso la sua orma nella storia d'Italia, lasciandovi incise profondamente virtù quali coraggio, onestà, dedizione incondizionata ed Amor di Patria.
Per tali virtù è stato insignito sul campo della più alta onoreficenza militare italiana: la Medaglia d'oro al Valor Militare.
- Isola di Creta, Grecia: notte tra il 25 ed il 26 Marzo 1941, è una notte fredda, Tullio Tedeschi ed altri cinque incursori della Regia Marina Militare italiana vengono fatti scendere da due cacciatorpediniere, il Crispi ed il Sella, per iniziare la loro missione a bordo dei "mezzi speciali" della Marina Militare,i "barchini".
- La missione consiste nel penetrare la blindatissima Baia di Suda, raggiungere il porto ed affondare le navi inglesi presenti. Le navi si trovano 12 km più in fondo nello stretto braccio di mare che si incunea nell'isola, praticamente un fiordo, protette da un triplice sbarramento di ostruzioni marine e numerose batterie di cannoni lungo entrambe le strette rive; per questi motivi il porto di Suda era ritenuto rifugio estremamente sicuro dalla Marina Britannica.
- Gli inglesi si sbagliavano! All'alba del 26 Marzo 1941 i sei incursori italiani, superati tutti gli sbarramenti, lanciavano i loro barchini esplosivi contro la flotta inglese affondando o danneggiando irrimediabilmente l'incrociatore York, l'unico nel Mediterraneo armato con cannoni da 203, la petroliera Pericles ed un trasporto truppe.
- Con queste parole l'Ammiraglio Cunningham, comandante in capo della flotta inglese nel Mediterraneo, descriveva nel suo libro "a sailor's odyssey" il forzamento della baia di Suda : <<...All'alba del 26 Marzo 1941, avemmo una batosta, quando il porto fu attaccato dai veloci barchini esplosivi. L'incrociatore York fu danneggiato gravemente e, con i locali e caldaie allagati, dovette essere portato all'incaglio. Anche la nave cisterna Pericles fu colpita e riportò una falla a mezza nave... Il nostro unico incrociatore con cannoni da 203 era così eliminato. Mi ha sempre meravigliato quanto gli italiani erano bravi in questo tipo di attacchi individuali. Avevano uomini capaci delle più valorose imprese... >>.